giovedì 6 marzo 2014

Apartment story (ovvero di pseudo editoriali casalinghi)

Un paio di settimane fa mi sono trovata a improvvisare una sorta di editoriale con Eleonora. Inizialmente il progetto era un altro, e non doveva essere lei la modella, anche se avevo comunque in mente di "sfruttarla" per delle foto già da un bel po'. Trovandomi con i programmi completamente saltati, quindi, alla fine ho raccattato vestiti, macchine fotografiche e quant'altro e sono andata da lei, a trasformare la sua stanza piccola ma fotogenica in un improvvisato set fotografico, e improvvisandomi io stessa mua e stylist.
Il risultato non sarà super professionale, avrei fatto volentieri almeno un altro cambio ma il mio guardaroba non è infinito (si, già sento un bel po' di gente ribattere, ok diciamo che il mio guardaroba romano al momento non era infinito), ciò non toglie che le foto mi abbiano dato più soddisfazione di quanto immaginassi.
A parte che scattare in interni, seppur magari con pochi elementi di arredo visibile, è la mia dimensione. Non c'è niente da fare, è ciò che preferisco sempre e comunque.
Poi beh, scattare a un'amica, piuttosto che a una modella, per quanto finora con le modelle mi sia trovata sempre a mio agio, è comunque un'altra cosa. Il mood era rilassato al massimo (nonostante la sua "imbarazzitudine", che direi decisamente non ha influito sulla sua fotogenia quasi illegale). E poi i nostri gusti, non solo fotografici, sono molto affini, il che ha aiutato molto anche per quanto riguarda l'aspetto styling (io avevo i capi d'abbigliamento ma ho potuto approfittare dei suoi accessori per completare il tutto e cercare di dargli una certa coerenza). Unico intoppo, veramente triste: avevo scattato anche in analogico, salvo poi scoprire che il rullino era sganciato. Tristezza.

Anyway, spero che il risultato piaccia almeno un po' anche a voi. Io, nel mio piccolo, sono abbastanza felice di ciò che ne è venuto fuori :)


domenica 6 ottobre 2013

(mini) Muffin con mele e mandorle

L'autunno è arrivato ufficialmente. E come credo sia chiaro dal post precedente, per me autunno significa litri e litri di tè caldo, possibilmente bevuti in compagnia. Continua quindi l'angolo culinario (?) di questo blog. Dopo tè e biscotti, oggi condivido la mia ricetta "storica" dei muffin, in una versione leggermente rivisitata. Avendo infatti un paio di conoscenze con problemi col lattosio, e non volendo finire a preparare dei muffin per poi divorarli tutta sola uno dopo l'altro manco fossero noccioline, ho provato a modificare la ricetta sostituendo il latte con quello di riso, e il burro con la margarina. Il risultato è stato, ovviamente, che ho fatto danni. La margarina era palesemente troppa e i muffin sono lievitati quasi niente, quindi prendete le dosi con le pinze, vi ho messo quelle originali ma un po' di buon senso e di occhio di sicuro vi sarà d'aiuto. Io li ho rifatti a distanza di un paio di giorni con un po' più di farina e latte e decisamente meno margarina e c'è stato già un bel miglioramento.

Discorsi culinari a parte, la scusa dietro i muffin era ovviamente non solo quella di organizzare un tè in compagnia, ma anche di sperimentare un po' con la food photography, un genere che amo ma in cui sono decisamente inesperta. Mi sono arrangiata un po' come ho potuto, spero di avere altre occasioni per sperimentare e per migliorare. Intanto sarò felice se le foto vi piacciono, ma allo stesso tempo qualsiasi critica non potrà che farmi bene. Vi lascio con gli ingredienti e, subito dopo, le foto!

250 gr di farina
150 gr di zucchero
1 busta di vanillina
2 cucchiaini e mezzo di lievito per dolci
80 gr di margarina
1 uovo
1 pizzico di frumina
1 mela
mandorle a piacere
 photo IMG_2950_zps73e226ee.jpg

lunedì 23 settembre 2013

In the golden afternoon

Si, lo so, è ridicolo aggiornare un blog dopo mesi e mesi. E mesi. E mesi. Però dopo mesi e mesi e si, insomma, ci siamo capiti, ho un rullino che mi ha soddisfatta a tal punto da volerne pubblicare buona parte. E dove farlo se non qui? Tra l'altro, nel mentre ho aperto un tumblr fotografico, dove se non siete ancora passati potete andare a dare un'occhiata per trovare un po' di foto scattate negli ultimi tempi e che non mi andava di pubblicare su flickr (in base a quale criterio, poi, non me lo si venga a chiedere perché diciamocelo, non lo so nemmeno io). Ma torniamo al rullino. Questo blog si chiama "of bed sheets and tea mugs" mica per caso, lenzuola stropicciate e tazze di tè sono tra le cose che più amo fotografare e, in generale, trovo che in qualche modo siano tra i soggetti non umani più "comunicativi", indipendentemente dalla fotografia. Una tazza di tè vuota, con ancora la bustina dentro, lasciata su un comodino è qualcosa che secondo me parla tanto, così come parla tanto un letto sfatto, ma probabilmente sono solo un po' malata. Fatto sta che se questo rullino mi piace è probabilmente per il semplice fatto che racchiude un po' le mie fisse, i miei clichè fotografici. Racconta di un pomeriggio di biscotti fatti in casa, tazze di tè, gatti e luci dorate. Oltre che, ovviamente, un'ottima compagnia. Per farla breve, racconta di un bel pomeriggio ed è intimo e caldo proprio come piace a me. Spero che piaccia altrettanto anche a voi :) Come sempre ho scattato con la mia amata Canon At-1, e la pellicola è un Kodak Ultramax 400. Alla prossima (?) (Ps. la ragazza vestita di nero, che è anche l'autrice dell'acquerello che compare in una foto, è la fotogenica ma soprattutto bravissima Ariel Vittori. Se non la conoscete, conoscetela)

martedì 8 gennaio 2013

2012

Ci ho messo un po', ero riluttante e un po' dubbiosa sul se fare o meno, anche quest'anno, il riassunto fotografico degli scorsi 12 mesi, ma alla fine mi son decisa. Purtroppo non è stato il migliore degli anni, molte cose sono andate storte e nonostante abbia cercato di non farmi abbattere da ciò e tentato sempre di risollevarmi, il 2012 è finito veramente a testa bassa. Il tutto si riflette un bel po' nelle foto, o spesso e volentieri nella mancanza di queste. E' stato infatti un anno poco produttivo, e nel fare questa selezione me ne sono resa conto ancora di più, notando gli enormi buchi costituiti da tutte le foto che non ho scattato. Allo stesso tempo, però, mi ha sorpreso notare come, nonostante lo stallo creativo in cui sono caduta da un bel po', alcuni momenti e alcune fasi che ho vissuto nel 2012 siano perfettamente rispecchiate da determinate foto. Certo, sicuramente potevo far meglio, ma a distanza di tempo mi rendo conto che certe cose alle volte vengono fuori da sole.
Detto ciò, la smetto di tediarvi, anche perché sto fondamentalmente parlando di niente. Le considerazioni personali me le tengo per il privato e vi lascio alle foto, sperando questo anno sia decisamente migliore per me e per tutti :)


Altrove

lunedì 17 dicembre 2012

Il rullino delle piccole cose

Che in realtà sono due, ma dettagli.
Ultimamente, come avrò ripetuto un trilione di volte, scatto poco. Nonostante in teoria non dovrebbero mancarmi gli stimoli e le occasioni (che, diciamolo, volendo trovarle le troverei, ma in preda alla crisi e all'insicurezza mi lascio sfuggire le cose una dopo l'altra) , le idee non ci sono, e spinta da ciò lasciare a casa la macchina fotografica, specie considerando la mia scarsa sopportazione nel trasportare pesi, mi sembrava la cosa più sensata da fare.
Anche no.
Una ventina di giorni fa mi sono resa conto che tutto ciò era ridicolo, che come al solito mi prendo troppo sul serio e l'unica cosa che ne ottengo è UN BEL NULLA, che non scattare non è la soluzione se si è in un periodo poco creativo. E, soprattutto, che la fotografia, prima ancora di essere qualcosa con cui, se mi dice culo, vorrei mantenermi nella vita, è una passione, qualcosa che mi piace e mi fa star bene, e che ho SEMPRE fatto indipendentemente dal volerci lavorare o dai suoi risvolti artistici. Quindi ho deciso di montare un rullino senza farmi troppe paranoie su cosa ci avrei scattato, portarmi la macchina fotografica in giro il più possibile, e usarla per ciò da cui nasce la mia passione: fermare i ricordi. Era da tanto, veramente troppo tempo che non scattavo foto "alla piccole cose", foto semplici e senza pretese fatte solo ed esclusivamente per catturare un momento, per raccontare qualcosa delle mie giornate o di un particolare periodo della mia vita, quel genere di foto che a distanza di tempo rivedi e ti fanno sorridere e un po' intristire, ma sempre in senso buono.
Mi sono dunque messa d'impegno e ho scattato, scattato, scattato, e le foto che ne sono uscite non saranno capolavori o opere d'arte, ma a me piacciono perché significano qualcosa per me.
Vi lascio quindi alle foto, sperando possiate apprezzare almeno un pochino, per quanto senza pretese possano essere. I rullini che ho usato sono un kodak portra 400 nc che, contrariamente al gusto comune, mi ha terribilmente delusa, e un Lomography 400 che invece mi ha un sacco sorpresa e che userò ancora ben volentieri (ne ho già finito un secondo, incrociate le dita per me perché mantenga ciò che ha promesso e non mi deluda!).

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martedì 27 novembre 2012

Faceless portraits

Nuovo post di feature.
Si, l'ultima volta ho buttato lì qualche probabilità di tornare alla ribalta, foto nuove ecc ecc, ma sono lenta.
E, soprattutto, sono lente le idee.
Sappiate, però, che ho su un Portra 400nc(che sarà il mio primo e ultimo, suppongo, visto che non li producono più... le sigh) con cui qualcosina sto facendo, e che attendo un carico di rullini direttamente da lomography. E poi forse potrebbe quasi essermi venuta la voglia di ritornare a pasticciare con le polaroid. Non che mi sia mai passata, in realtà, sono i fondi che scarseggiano, ma mi sto attivando!
Ciance a parte, a questo giro il tema della selezione sono le facce... o meglio, NON sono le facce. Ritratti senza volto, in cui il viso bene o male c'è ma, per un motivo o per un altro, non si vede o è coperto. E' un genere che a me piace tanto, sarà che io in primis di solito non ho tantissima voglia di mostrare la mia faccia in foto, ma problemi di autostima a parte credo che l'idea del ritratto senza volto abbia anche un suo fascino specifico. Spero quindi che le foto possano interessare anche a voi, e che magari scopriate qualche talento fotografico che vi eravate persi! Alla prossima :)
Untitled

venerdì 9 novembre 2012

Di giornate romane e inaspettate quadruple esposizioni

Sempre perchè chi non muore si rivede, ritorno dopo un periodo decisamente movimentato e, ovviamente, poco fruttuoso. Finalmente ho qualche scatto da mostrarvi, e la speranza di riuscire finalmente a essere assidua come lo sono stata in passato.
Sabato ho partecipato a un meeting di Fotografi Italiani, un adorabile gruppo su facebook che, se siete "fotografi"(semplici appassionati, aspiranti o fotografi a tutti gli effetti non importa) e, ovviamente, italiani, vi consiglio caldamente. Eravamo un bel gruppetto, alcune persone le conoscevo già, altre le ho conosciute sul momento, e insieme abbiamo passato una piacevole giornata in giro per Roma mangiando, sparando bolle di sapone e, ovviamente, scattando foto. Siccome in queste occasioni ho il brutto vizio di scattare poco e cincischiare tanto, specie perchè munita unicamente di analogica, questa volta ho pensato bene di portarmi anche la digitale, ritrovandomi a fine giornata con un amorevole mal di schiena ma qualche scatto in più rispetto ai miei standard. Niente di che, in ogni caso, ma almeno ho ripreso un po' in mano la macchina fotografica e, soprattutto, l'ho usata per il motivo principale per cui amo la fotografia: catturare momenti e ricordi.
Già che c'ero, avendo a disposizione un bel po' di amorevoli donzelle da sfruttare, ne ho approfittato per provare qualche doppia esposizione. Manco a dirlo ho pasticciato, e alcune foto mi si sono sovrapposte più del previsto, col risultato che di 8-9 doppie esposizioni me ne son venute più o meno accettabili solo 3-4, ma rispetto al solito devo dire che sto migliorando... almeno i due fotogrammi combaciano, e non ho bruciato gli scatti :D Magari se capissi anche come evitare di fare involontarie quadruple esposizioni potrei finalmente riuscire a far qualcosa di buono.
Ma bando alle ciance, vi lascio alle foto. Avrei voluto dividere analogiche e digitali ma ho preferito lasciarle più o meno in ordine di scatto quindi sono mischiate, in ogni caso penso che un minimo si distinguano, se avete dubbi come sempre chiedete pure :)
Le analogiche sono state tutte scattate con un Ferrania Solaris da 200 iso montato sulla solita Canon at-1!
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